1952 Lancia Aurelia B53 Giardinetta by Viotti

High Light


Una delle poche Giardinetta sopravvissute 

Targhe Roma originali

Interni conservati

Tetto apribile 

2 proprietari da nuova e nella stessa famiglia da circa 50 anni

Provenienza conosciuta ex Dr. Guido Lamperti 


Gianni Lancia non amava le vetture tipo station wagon: erano secondo lui dei mezzi da lavoro 

un po' rozzi e che, per l'innata classe che sempre ha contraddistinto le Lancia, sarebbe stato un affronto produrre un modello simile.

Nonostante questo, a seguito delle diverse richieste di vari concessionari, la vettura entrò a listino come Aurelia B53 Giardinetta carrozzata Viotti, a cui si da origine l'utilizzo del nome Giardinetta. 

Lo brevetta e costringe anche una casa come Fiat ad utilizzare il nome Giardiniera per chiamare le sue vetture di quel periodo, come ad esempio la Topolino.

La nascita della Aurelia e il suo V6 firmato De Virgilio, ha sicuramente influito sullo sviluppo delle tecniche e l'utilizzo di materiali più leggeri in automobilismo: sicuramente un marchio che ha anticipato i tempi e azzardato determinate scelte, che l'hanno resa famosa e amata ancora oggi.

Dovrebbero esserne state prodotte 53 unità, quasi tutte disperse e anche su telai B51.

Oggi la nostra B53 si presenta con gli interni originali e nella sua livrea d'origine.

E' stata restaurata solo una volta dal noto esperto KCA ed utilizzata come riferimento per un'altra vettura attualmente in America.

Durante le lavorazioni è stato trovato il riferimento corretto del colore che così è stato riprodotto.

I legni sono stati ripristinati ed è curioso vedere come nelle vetrate posteriori ci sia un deflettore solo da un lato.

La vettura è stata venduta nuova ad una famiglia benestante che la usava per i suoi viaggi da Roma a Cortina e quindi esonerata da lavori di forza.

Probabilmente per ottenere prestazioni migliori era stata equipaggiata della modifica Nardi con doppi carburatori .

Nella metà degli anni '70 venne ritrovata, a seguito di una segnalazione, dal noto esperto Guido Lamperti, che per anni ha ricoperto la carica di curatore del Lancia Club e considerato come uno dei lancisti più famosi al Mondo.

Il Dr. Lamperti fece restaurare la vettura alla KCA, in quel periodo sicuramente uno dei riferimenti mondiali per il restauro del marchio torinese .

La vettura si presentava stanca, ma assolutamente completa, con le modifiche dettate a fine anni '50 dall'entrata in vigore del nuovo codice della strada, come ad esempio le luci posteriori.

Un'altra rarità è il suo portapacchi e il tetto apribile morbido, che permette in estate di avere più refrigerio.

Una vettura unica e rara, che ispira le woody americane degli anni '50 e, che permette oggi di poter essere invitata ad ogni evento esclusivo e a vari concorsi di eleganza. 


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High Light


One of the few surviving Giardinetta's

Original Roma plates

Interior preserved

Sunroof (soft top)

2 owners from new and in the same family for over 50 years

Known provenance ex Dr. Guido Lamperti


Gianni Lancia didn't like station wagon type cars: in his opinion they were work vehicles

a little rough and that, due to the innate class that has always characterized Lancia, it would have been an affront to produce a similar model.

Despite this, following various requests from various dealers, the car was listed as the Aurelia B53 Giardinetta with Viotti bodywork, which gave rise to the use of the name Giardinetta.

He patented it and also forced a company like Fiat to use the name Giardiniera to call its cars of that period, such as the Topolino.

The birth of the Aurelia and its V6 designed by De Virgilio certainly influenced the development of techniques and the use of lighter materials in motoring: certainly a brand that was ahead of its time and risky with certain choices, which made it famous and still loved today.

53 units should have been produced, almost all dispersed and also on B51 chassis.

Today our B53 is presented with the original interior and in its original livery.

It was restored only once by the well-known expert KCA and used as a reference for another car currently in America.

During processing, the correct color reference was found and thus reproduced.

The wood has been restored and it is curious to see how in the rear windows there is in only one side a quarter window

The car was sold new to a wealthy family who used it for their trips from Rome to Cortina and was therefore exempt from forced labor.

Probably to obtain better performance it was equipped with the Nardi modification with double carburettors.

In the mid-70s it was found, following a report, by the well-known expert Guido Lamperti, who for years held the position of curator of the Lancia Club and considered one of the most famous Lancista enthusiasts in the world.

Dr. Lamperti had the car restored at KCA, at that time certainly one of the world references for the restoration of the Turin brand.

The car looked tired, but absolutely complete, with the changes dictated at the end of the 1950s by the entry into force of the new italians rules (CdS) such as the rear lights.

Another rarity is its roof rack and soft sunroof, which allows for more refreshment in summer.

A unique and rare car, which inspired the American woodies of the 1950s and which today allows it to be invited to every exclusive event and various elegance competitions.

A truly example of 50's italian life style